Blog del Comitato Permanente Vallata del Gallico - Reggio Calabria - Per chi non è suddito ma "soltanto" cittadino

mercoledì 11 giugno 2014

Comitato Permanente Vallata Gallico - Appello alla Città

NOTA - Questo appello è stato inviato, per conoscenza, anche al Presidente del Consiglio Dr. Matteo Renzi del quale è ben nota la sensibilità e disponibilità all’ascolto della voce di Cittadini.

COMITATO PERMANENTE VALLATA GALLICO
                           
Un Comitato come il nostro nasce, normalmente, quando un gruppo di Cittadini, di fronte ad una o più problematiche che li riguardano direttamente, decidono di mettersi insieme allo scopo di partecipare democraticamente per risolvere quelle problematiche; essi mettono in gioco sé stessi, regalano il loro tempo e le loro energie ( e spesso non solo quelle ) per il bene comune. E’ questa l’unica velleità di un piccolo Comitato, nel quale agiscono persone vere, per bene, intelligenti ed animate da autentico spirito di socialità.

Quando, però, come nei tempi difficili che viviamo, lo spettacolo delle vicende politiche e sociali supera di gran lunga il teatro dell’assurdo, quelle persone vere e per bene non possono fare a meno di esprimere le proprie opinioni anche su scenari più vasti, ferma restando l’assenza totale di velleità di qualsiasi genere.

Sia dunque consentito, per una volta, anche al piccolo ma attivo e combattivo Comitato Permanente Vallata Gallico di esprimere un’opinione su fatti sui quali non si può tacere, anche se oltrepassano i confini della sua zona di attività.

Non vi è chi non abbia appreso, anche solo dagli echi, la vicenda tortuosa del decreto “salva Roma”; si parla, ora, di prossimi interventi per provvedere allo stato finanziario pietoso di Città come Alessandria, Venezia, Napoli ed altre ancora. In questo frangente dov’è la così detta classe dirigente della nostra Città? Una classe dirigente, non solo politica, che brilla in modo abbacinante per la sua nullità e, quindi, per il suo nullismo; una classe dirigente che, in questo momento, tutta intera, tutta insieme, superando steccati politici, economici e culturali, dovrebbe avere già consumato le nocche delle mani per bussare alla porta di Renzi, per rappresentargli in modo corale lo stato disperato non solo e non tanto delle casse comunali, ma soprattutto di una popolazione da decenni vessata in ogni modo; che ora viene bistrattata con tasse e balzelli spropositati che premono terroristicamente su masse ormai in miseria per sanare malefatte altrui, senza che nessuno muova un dito,. Dov’è la deputazione calabrese? Che sta facendo, oltre a brigare per vice ministeri e sottosegretariati oppure per posti di sottogoverno in genere, che consentano loro di essere ancora commensali della spoliazione che continua?

A proposito del Presidente del Consiglio, lodevolmente in giro per le scuole d’Italia, vorremmo invitarlo qui da noi, a vedere in quale stato si trovino i nostri plessi scolastici: nella zona di Catona vi sono ben tre plessi scolastici inagibili ed in conseguenza di ciò non si è trovato di meglio che utilizzare gli uffici della ex circoscrizione, ad Arghillà, spostandoli altrove, per trasformarli in aule e quant’altro! 

Di fronte ad uno stato della situazione disastroso sotto ogni aspetto, sembra di assistere al verminaio che si sviluppa sul marciume ritenuto ormai cadavere della nostra Città. Reggio non merita questo; come, forse, non meritava uno scioglimento del Comune motivata con la strana ed impropria formula di “contiguità mafiosa”, che risulta assente da qualsiasi trattato giuridico, inventata da un ministro, come la Cancellieri, discutibile agli Interni così come alla Giustizia: una riflessione sarebbe necessaria sui motivi veri di questa formulazione e sul conseguente operato della Terna Commisariale. Intanto, i potenti scorazzano da uno all’altro dei Palazzi romani e regionali e i Cittadini pagano debiti non loro, anche a seguito di un infelice “federalismo” di bossiana memoria che non ha risolto i problemi del nord, aggravando fino al punto di non ritorno quelli del sud. 

Ci si chiede però anche: dov’è la “gente”, che noi preferiamo chiamare “popolo”? Qualcuno bisbiglia, molti brontolano, parecchi inveiscono senza che nulla cambi, poiché tutto termina, alla fine, in una nebbiosa abulia fatalista individuale.

Permettete a questo piccolo Comitato di rivolgere un appello ai Reggini, alle Associazioni, alle Forze Sociali ed anche alla Politica, sperando di trovarci qualche lodevole eccezione: Reggio si alzi in piedi, e, grazie all’unione di tutti e delle organizzazioni, pretenda quanto le spetta: venga urgentemente dichiarato il dissesto e, con uguale urgenza, venga deciso un salvataggio economico della Città in modo da garantire la fine dell’asfissia per i Cittadini, per i Lavoratori e le Imprese e, al tempo stesso, in modo da assicurare l’individuazione dei responsabili del disastro: essi devono pagare, non i Cittadini ed i Lavoratori! Quali siano le norme economico – giuridiche per giungere a questo risultato non sta a noi spiegare ma l’unica via di salvezza per la nostra città, siamo certi, passa di lì. 

Una nuova primavera di Reggio può passare solo attraverso l’unione dei Cittadini e delle loro Organizzazioni, lontano dalla famelicità distruttiva di una “classe dirigente” autoreferenziale ed insaziabile: i Reggini devono riprendersi la Città, democraticamente e definitivamente.


Reggio Calabria, 9/3/2014                              COMITATO PERMANENTE VALLATA GALLICO

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