Blog del Comitato Permanente Vallata del Gallico - Reggio Calabria - Per chi non è suddito ma "soltanto" cittadino

lunedì 7 agosto 2017

L'Osservatorio Cittadino scrive alla Prefettura ed al Sindaco di Reggio Calabria

Di seguito il testo della lettera aperta inviata sabato alla Prefettura, al Sindaco ed all'Autority




Spett.le Prefettura di Reggio Calabria

             Comune di Reggio Calabria

e p.c.    A.e.e.g.s.i


Oggetto: richiesta chiarimenti in merito alla crisi idrica

Ad oltre un anno da quell'ormai lontano 10 giugno 2016, quando l'attuale Sindaco di Reggio Calabria annunciava che sarebbe stata "l'ultima estate senz'acqua per Reggio Calabria", stiamo vivendo una crisi idrica epocale. Segnalazioni di assenza d'acqua vengono raccolte in continuazione su tutto il territorio comunale, da Bocale a Catona, senza soluzione di continuità, così come gli esposti alle Forze dell'Ordine, non si contano più.
Come cittadini di questo comune ci chiediamo quali siano le contromisure adottate la Giunta di fronte all’ormai acclarata emergenza idrica, conclamata quanto ormai atavica. Nello specifico chiediamo di conoscere se il Primo Cittadino, in quanto autorità di Protezione Civile, di fronte all’attuale situazione idrica, abbia intrapreso le dovute cautele e posto in essere i piani di salvaguardia previsti per tale fattispecie, in quanto responsabile nel gestire l’emergenza, nonché informare la cittadinanza, anche sui giusti comportamenti da tenere.
Ancora una volta, sorprende profondamente il comportamento statico adottato dal Comune di Reggio Calabria il quale non ha trovato altra soluzione se non quella di avere organizzato alcuni dipendenti comunali al fine di raccogliere le innumerevoli segnalazioni di disservizio idrico.
A parte ciò non risulta abbia ancora intrapreso alcun provvedimento di fronte all’incalzare di una crisi idrica nota da sempre, ancor più aggravata grazie all’atteggiamento inattivo dell’Ente.
Tutt’altra cosa, invece, quando il ripristino del disservizio è di competenza di terzi soggetti (p.e. alcuni guasti verificatisi sulla condotta Sorical e ripristinati nell’arco di pochi giorni). In tal caso fluiscono copiose le comunicazioni ufficiali del Comune, che segue l’evolversi della situazione con grande apprensione affinché la problematica venga risolta in breve e nel migliore dei modi.
Va detto, ad onor del vero, che i guasti Sorical, contrariamente alle “anomalie” della rete idrica comunale, si verificano in modo imprevisto e alquanto raramente, se paragonate a quelli del Servizio Idrico Integrato e, pur comportando sempre un disagio alla cittadinanza, vengono rapidamente risolte.
Ma quando l’inefficienza idrica chiama in causa il Comune di Reggio Calabria tutto tace e i disservizi si verificano ovunque copiosi ed per un tempo indefinito.
Di fronte a tale situazione non una parola è stata proferita dal Primo Cittadino, eccetto l’istituzione di un ufficio guasti (cosa tra l’altro prevista dal regolamento dell’Aeegsii e che nulla ha a che fare con l’attuale situazione emergenziale), non un comunicato diramato dagli uffici competenti del Comune, una nota da Palazzo Foti che potesse consentire alla cittadinanza di prendere atto delle cause che ci privano di un diritto fondamentale.
Perché siamo senz’acqua? Si tratta di guasti a condotte idriche ormai ridotte a colabrodo? Di furti d’acqua? Di siccità? Come mai la questione, nota da anni, non è stata neppure sollevata nel merito, affinché si possano conoscere, finalmente, le cause e si inizi a pensare ad una soluzione concreta? Come mai il Comune non ha neppure preso atto dell’evidente crisi idrica, diramando quantomeno le debite comunicazioni? Che fine hanno fatto i 4 milioni e 200 mila euro stanziati dalla Regione Calabria a maggio di quest’anno, per risolvere “definitivamente” la complicata situazione della distribuzione idrica a Reggio Calabria, con cui sarebbero dovuti partire servizi di ispezione finalizzati ad arginare il grave problema delle perdite idriche?
E mentre il silenzio regna sovrano su questa crisi idrica che assurge sempre più ad emergenza sociale, buona parte della città continua a rimanere a secco nel silenzio istituzionale.
Noi, i cittadini, aneleremmo sapere come sono stati spesi gli oltre 34 milioni di euro investiti nel Servizio Idrico Integrato del 2016 così come appaiono nella delibera comunale 83 del 2016.
Noi, i cittadini, chiediamo di sapere come questa Giunta comunale ha speso i nostri soldi e, nel caso del Servizio Idrico Integrato, lo chiediamo con particolare veemenza, dal momento che si tratta di spese riferite al fine di sanare le stesse inefficienze per le quali oggi stiamo patendo l’attuale crisi idrica. Le spese richiamate nella sopra citata delibera, operate per la riparazione di una rete idrica che disperde la maggior parte dell’acqua destinata alle nostre utenze, acqua che il comune paga profumatamente – soldi nostri – alla SoriCal e che NON arriverà mai fino ai nostri rubinetti, disperdendosi nella condotta idrica di adduzione: si tratta proprio di quell’acqua che dal 2013 paghiamo con una maggiorazione del 120%, imposta dai commissari straordinari e avvallata dall’attuale Giunta comunale, che mai a neppure pensato di abolire.

L’Osservatorio Cittadino per l’Acqua e la Depurazione invita la cittadinanza tutta a non abbandonare la lotta al diritto per l’acqua, un diritto fondamentale, ma a prendere contatto con l’Osservatorio all’indirizzo osservatoriocittadino.rc@gmail.com per le prossime azioni sociali, oltre a continuare a segnalare le criticità idriche PER ISCRITTO a mezzo fax a questi indirizzi: Ufficio Relazioni con il Pubblico Piazzale CEDIR-S.Anna II tronco Fax: 0965.3623843, oppure via e mail: urp@reggiocal.it - P.E.C. urp@pec.reggiocal.it mantenendo copia delle comunicazioni inoltrate. Ciò affinché resti traccia di una cospicua documentazione a testimonianza dei disagi e dei patimenti dovuti alle continue interruzioni del Servizio Idrico, nonché ai fini delle successive azioni sociali.

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