Spett.le Prefettura di
Reggio Calabria
Comune di Reggio Calabria
e p.c. A.e.e.g.s.i
Oggetto: richiesta chiarimenti in merito alla crisi idrica
Ad
oltre un anno da quell'ormai lontano 10 giugno 2016, quando l'attuale
Sindaco di Reggio Calabria annunciava che sarebbe stata "l'ultima
estate senz'acqua per Reggio Calabria",
stiamo vivendo una crisi idrica epocale. Segnalazioni di assenza
d'acqua vengono raccolte in continuazione su tutto il territorio
comunale, da Bocale a Catona, senza soluzione di continuità, così
come gli esposti alle Forze dell'Ordine, non si contano più.
Come cittadini di questo
comune ci chiediamo quali siano le contromisure adottate la Giunta di
fronte all’ormai acclarata emergenza idrica, conclamata quanto
ormai atavica. Nello specifico chiediamo di conoscere se il Primo
Cittadino, in quanto autorità di Protezione Civile, di fronte
all’attuale situazione idrica, abbia intrapreso le dovute cautele e
posto in essere i piani di salvaguardia previsti per tale
fattispecie, in quanto responsabile nel gestire l’emergenza, nonché
informare la cittadinanza, anche sui giusti comportamenti da tenere.
Ancora una volta, sorprende
profondamente il comportamento statico adottato dal Comune di Reggio
Calabria il quale non ha trovato altra soluzione se non quella di
avere organizzato alcuni dipendenti comunali al fine di raccogliere
le innumerevoli segnalazioni di disservizio idrico.
A parte ciò non risulta abbia
ancora intrapreso alcun provvedimento di fronte all’incalzare di
una crisi idrica nota da sempre, ancor più aggravata grazie
all’atteggiamento inattivo dell’Ente.
Tutt’altra cosa, invece,
quando il ripristino del disservizio è di competenza di terzi
soggetti (p.e. alcuni guasti verificatisi sulla condotta Sorical e
ripristinati nell’arco di pochi giorni). In tal caso fluiscono
copiose le comunicazioni ufficiali del Comune, che segue l’evolversi
della situazione con grande apprensione affinché la problematica
venga risolta in breve e nel migliore dei modi.
Va detto, ad onor del vero,
che i guasti Sorical, contrariamente alle “anomalie” della rete
idrica comunale, si verificano in modo imprevisto e alquanto
raramente, se paragonate a quelli del Servizio Idrico Integrato e,
pur comportando sempre un disagio alla cittadinanza, vengono
rapidamente risolte.
Ma quando l’inefficienza
idrica chiama in causa il Comune di Reggio Calabria tutto tace e i
disservizi si verificano ovunque copiosi ed per un tempo indefinito.
Di fronte a tale situazione
non una parola è stata proferita dal Primo Cittadino, eccetto
l’istituzione di un ufficio guasti (cosa tra l’altro prevista dal
regolamento dell’Aeegsii e che nulla ha a che fare con l’attuale
situazione emergenziale), non un comunicato diramato dagli uffici
competenti del Comune, una nota da Palazzo Foti che potesse
consentire alla cittadinanza di prendere atto delle cause che ci
privano di un diritto fondamentale.
Perché siamo senz’acqua? Si
tratta di guasti a condotte idriche ormai ridotte a colabrodo? Di
furti d’acqua? Di siccità? Come mai la questione, nota da anni,
non è stata neppure sollevata nel merito, affinché si possano
conoscere, finalmente, le cause e si inizi a pensare ad una soluzione
concreta? Come mai il Comune non ha neppure preso atto dell’evidente
crisi idrica, diramando quantomeno le debite comunicazioni? Che fine
hanno fatto i 4 milioni e 200 mila euro stanziati dalla Regione
Calabria a maggio di quest’anno, per risolvere “definitivamente”
la complicata situazione della distribuzione idrica a Reggio
Calabria, con cui sarebbero dovuti partire servizi di ispezione
finalizzati ad arginare il grave problema delle perdite idriche?
E mentre il silenzio regna
sovrano su questa crisi idrica che assurge sempre più ad emergenza
sociale, buona parte della città continua a rimanere a secco nel
silenzio istituzionale.
Noi, i cittadini, aneleremmo
sapere come sono stati spesi gli oltre 34 milioni di euro investiti
nel Servizio Idrico Integrato del 2016 così come appaiono nella
delibera comunale 83 del 2016.
Noi, i cittadini, chiediamo di
sapere come questa Giunta comunale ha speso i nostri soldi e, nel
caso del Servizio Idrico Integrato, lo chiediamo con particolare
veemenza, dal momento che si tratta di spese riferite al fine di
sanare le stesse inefficienze per le quali oggi stiamo patendo
l’attuale crisi idrica. Le spese richiamate nella sopra citata
delibera, operate per la riparazione di una rete idrica che disperde
la maggior parte dell’acqua destinata alle nostre utenze, acqua che
il comune paga profumatamente – soldi nostri – alla SoriCal e che
NON arriverà mai fino ai nostri rubinetti, disperdendosi nella
condotta idrica di adduzione: si tratta proprio di quell’acqua che
dal 2013 paghiamo con una maggiorazione del 120%, imposta dai
commissari straordinari e avvallata dall’attuale Giunta comunale,
che mai a neppure pensato di abolire.
L’Osservatorio
Cittadino per l’Acqua e la Depurazione invita la cittadinanza tutta
a non abbandonare la lotta al diritto per l’acqua, un diritto
fondamentale, ma a prendere contatto con l’Osservatorio
all’indirizzo osservatoriocittadino.rc@gmail.com
per
le prossime azioni sociali, oltre a continuare a segnalare le
criticità idriche PER ISCRITTO a mezzo fax a questi indirizzi:
Ufficio
Relazioni con il Pubblico
Piazzale
CEDIR-S.Anna II tronco
Fax: 0965.3623843,
oppure via e mail: urp@reggiocal.it
- P.E.C.
urp@pec.reggiocal.it
mantenendo
copia delle comunicazioni inoltrate. Ciò
affinché resti traccia di una cospicua documentazione a
testimonianza dei disagi e dei patimenti dovuti alle continue
interruzioni del Servizio Idrico, nonché ai fini delle successive
azioni sociali.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti saranno sottoposti a moderazione