Blog del Comitato Permanente Vallata del Gallico - Reggio Calabria - Per chi non è suddito ma "soltanto" cittadino

sabato 10 dicembre 2022

2022 - RICORDO DI ITALO FALCOMATA’ IL SABATO DI REGGIO CALABRIA

 La sera è sempre stata, per me, il periodo prediletto del giorno fin da quando, alle elementari,
affrontavamo lo studio del "Sabato del villaggio" di Leopardi. Vi è, in quella poesia, una mirabile
descrizione della sera del sabato nel microcosmo del villaggio leopardiano.


Le immagini disegnate dal poeta sono talmente vivide e serene , tanto da mettere in dubbio le tante e ripetute tesi sul fin troppo celebre pessimismo di Giacomo Leopardi. Leggeri profumi e delicati colori di primavera promanano da quei versi in un nostalgico tramonto e, con le prime luci accese nella sera, un'atmosfera di lieta attesa avvolge dolcemente i cuori degli umani in un panorama di pace.

Italo era riuscito a realizzare tutto questo in una sonnolenta e rassegnata città del profondo sud sulla
quale pareva essersi depositata una coltre di polvere che solo di tanto in tanto qualche refolo di
scirocco pareva sollevare per brevi momenti. Era riuscito a sorprendere una comunità umana nella
quale sembravano spegnersi le ultime, flebili fiammelle di speranza.


Un'azione costante, pervicace, silenziosa, intelligente e piena di amore era riuscita a scuotere
l'anima della Città, a convincerla che non tutto era perduto. Italo Falcomatà stava persuadendo i
Reggini che era ora di rimboccarsi le maniche e che, a dispetto di tante delusioni e disastri, ci si
sarebbe potuto impegnare per costruire tempi migliori.


Fu allora che, senza quasi accorgersene, le sere divennero più serene ed il calar della notte sembrava
promettere un successivo giorno pieno di promesse. Mai dimenticherò una di quelle sere, in uno dei
nostri rioni, in cui, in mezzo ad una folla di cittadini partecipi, Italo spronava ad un percorso di
riscatto "col sorriso sulle labbra".


Il sole era appena tramontato dietro il Peloro, irradiando lingue di fuoco che si stemperavano
nell'incerto azzurro del crepuscolo mentre si accendevano le prime luci della sera. Il sabato di
Reggio, come quello di Leopardi, era vivido e sereno.

Presto però, purtroppo, quel sole non sarebbe sorto più su Reggio. Si direbbe, anzi, che nubi minacciose e dissolutrici avrebbero quanto prima avvolto anche il resto del mondo portando disgregazione e degrado ovunque.

Mai come oggi avremmo bisogno di Italo Falcomatà … e non solo a Reggio. Malauguratamente , però.

In giro non se ne vede traccia.


Reggio Calabria, 10 dicembre 2022

Carmelo Santonocito

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