Blog del Comitato Permanente Vallata del Gallico - Reggio Calabria - Per chi non è suddito ma "soltanto" cittadino

mercoledì 16 ottobre 2013

PASSA PAROLA Informativa interna n. 11 – 16/10/2013

L’incontro del 3 settembre tra il Comitato Permanente Vallata Gallico ed il Commissario Prefettizio alla guida del Comune, S. Ecc. il Prefetto Castaldo, alla presenza attiva dei Tecnici Comunali tra i quali, in particolare, l’Arch. Cammera, era volto ad ottenere risposte a due domande fondamentali, poste dai Cittadini: 
  1.  Quali che fossero gli interventi da effettuare sulla rete idrica, in quanto tempo detti interventi sarebbero stati realizzati; 
  2. Se l’Istituzione si sarebbe impegnata, fino a quella data, a garantire provvisoriamente almeno 10 ore giornaliere di erogazione idrica. 
In quella sede fu dichiarato, da parte del Comune, che gli interventi da effettuare sarebbero stati due: il rifacimento di 250 metri circa di condotta nell’abitato di Villa S. Giuseppe ed il rifacimento della condotta di adduzione, per una lunghezza di circa 6 km. Subito dopo, a questi due lavori, si aggiunse la notizia, sempre di fonte tecnica comunale, di un terzo intervento, quello relativo ad un pozzo, atteso che il quantitativo di acqua disponibile non era sufficiente. Parallelamente a tutto questo occorre ricordare l’impegno della Provincia di Reggio Calabria per un intervento, eventualmente anche di supporto finanziario, espresso per iscritto in una lettera inviata al Comune al termine dell’incontro tra il Comitato, il Presidente Raffa ed l’Assessore Provinciale alla Cultura e Legalità Dr. Lamberti Castronuovo. Occorre ricordare inoltre l’impegno delle Istituzioni a fornire puntuali informazioni sugli sviluppi della vicenda ed a consentire il controllo dei Cittadini sull’evolversi della situazione. Fu detto, allora, che i lavori per la condotta di Villa S. Giuseppe sarebbero iniziati nel giro di un paio di settimane e, sempre nel giro di in paio di settimane, si sarebbero delineate con chiarezza le prospettive per gli altri due interventi.
Il Comitato ha registrato con soddisfazione l’inizio dei lavori per i 250 metri della condotta a Villa S. Giuseppe nei tempi stabiliti come, del resto, anche in data odierna, registra il loro regolare svolgersi per una conclusione degli stessi entro la fine del mese di ottobre. Per quanto riguarda, invece, il pozzo e il tubo di adduzione il discorso è molto diverso. Abbiamo più volte lamentato l’interruzione di notizie attendibili, tanto che, nel “Passa parola” n. 10 del primo ottobre, registravamo che per le informazioni relative ai lavori fosse “…trascorso un mese ed un ulteriore ritardo non sarebbe di buon auspicio”. L’unica notizia di questo periodo ormai troppo lungo, riguarda vari incontri tra Tecnici provinciali e comunali, di volta in volta interlocutori e pieni di rinvii. Il Comune, interpellato da un incaricato del Comitato che ha contattato il Dr. Quartuccio, Dirigente dell’URP, si è limitato a definire “complessa “ la situazione del pozzo; nulla è dato sapere del tubo di adduzione. La tecnica dilatoria cacciata dalla porta sta forse rientrando dalla finestra? La lotta dei Cittadini attraverso il Comitato è tesa a risolvere il problema alla radice, come sempre abbiamo detto. 
Se vi fosse chi pensa di risolvere tutto con uno zuccherino e tante promesse, commetterebbe un grosso errore. Sentire qualcuno, a livello istituzionale, che invita ad attendere l’anno prossimo per vedere come andranno le cose, sa di presa per i fondelli!
Non siamo stati noi a parlare di tre interventi per la soluzione del problema. Tocca all’Istituzione, che li ha individuati, realizzarli TUTTI E TRE senza menare il can per l’aia. La situazione degli anni scorsi NON DEVE MAI PIU’VERIFICARSI! Ribadiamo pertanto con forza le due domande: 
  1. Eccezion fatta per i lavori già iniziati, quali che siano gli interventi ancora da realizzare, quando inizieranno i relativi lavori e per quando è previsto il loro termine? 
  2. I Cittadini esigono l’impegno istituzionale per garantire la fornitura, in via provvisoria, di almeno 10 ore di acqua al giorno.
Il Comitato avverte tutti che, in assenza di risposte concrete nel volgere di pochi giorni, è pronto alla lotta senza quartiere con ogni mezzo. La pazienza e la ragionevolezza dimostrata sono giunte al limite. I Cittadini sanno da tempo che li attende una lunga lotta. Più volte abbiamo terminato le nostre note con l’invito a non mollare. Valga per tutte la citazione testuale della frase con cui abbiamo concluso il n. 10 del “Passa Parola”del primo ottobre : “Del resto, a costo di apparire monotono, il Comitato invita tutti a non demordere ed a non farsi distrarre da una lotta che sarà ancora molto lunga. Se, infatti, è vero che i primi risultati si stanno vedendo con i lavori in via di effettuazione, non bisogna dimenticare MAI che questi sono, appunto, solo i primi risultati a cui dovranno seguirne altri, fino al raggiungimento completo degli scopi prefissati.”
Il Comitato ripropone con forza le due proposte avanzate sempre nel corso dell’incontro di Palazzo S. Giorgio ed alle quali non si è avuta ancora risposta alcuna da parte della gestione commissariale del Comune: 
  1. Il dimezzamento dell’ammontare delle bollette dell’acqua per chi ha subito il disservizio di una erogazione a singhiozzo; 
  2. L’esenzione totale al pagamento per i ceti meno abbienti, sulla traccia della TARSU per la quale sono esenti i redditi mensili uguali o inferiori a 500 euro, fissando, ovviamente, un tetto massimo di consumo commisurato alle dimensioni del nucleo familiare. Il Comitato attende risposte chiare e motivate entro breve tempo. 
Tanto esplosiva è la situazione sociale della nostra Città che, ove si dovesse constatare l’insensibilità istituzionale alle strazianti sofferenze inflitte ad una crescente massa di poveri, il Comitato studierà possibili azioni atte a lenire lo stato di cose. In definitiva anche una gestione commissariale non può essere basata solo su criteri ragionieristici; il senso di responsabilità della popolazione riconosciuta dal Comm. Castaldo non avrebbe senso se non viaggiasse di pari passo con una pari responsabilità umana dell’Istituzione verso chi soffre per una situazione di cui non ha colpa alcuna.


Reggio Calabria, 16/10/2013                            COMITATO PERMANENTE VALLATA GALLICO


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