L’incontro
del 3 settembre tra il Comitato Permanente Vallata Gallico ed il
Commissario Prefettizio alla guida del Comune, S. Ecc. il Prefetto
Castaldo, alla presenza attiva dei Tecnici Comunali tra i quali, in
particolare, l’Arch. Cammera, era volto ad ottenere risposte a due
domande fondamentali, poste dai Cittadini:
- Quali che fossero gli interventi da effettuare sulla rete idrica, in quanto tempo detti interventi sarebbero stati realizzati;
- Se l’Istituzione si sarebbe impegnata, fino a quella data, a garantire provvisoriamente almeno 10 ore giornaliere di erogazione idrica.
In quella sede fu
dichiarato, da parte del Comune, che gli interventi da effettuare
sarebbero stati due: il rifacimento di 250 metri circa di condotta
nell’abitato di Villa S. Giuseppe ed il rifacimento della condotta
di adduzione, per una lunghezza di circa 6 km. Subito dopo, a questi
due lavori, si aggiunse la notizia, sempre di fonte tecnica comunale,
di un terzo intervento, quello relativo ad un pozzo, atteso che il
quantitativo di acqua disponibile non era sufficiente. Parallelamente
a tutto questo occorre ricordare l’impegno della Provincia di
Reggio Calabria per un intervento, eventualmente anche di supporto
finanziario, espresso per iscritto in una lettera inviata al Comune
al termine dell’incontro tra il Comitato, il Presidente Raffa ed
l’Assessore Provinciale alla Cultura e Legalità Dr. Lamberti
Castronuovo. Occorre ricordare inoltre l’impegno delle Istituzioni
a fornire puntuali informazioni sugli sviluppi della vicenda ed a
consentire il controllo dei Cittadini sull’evolversi della
situazione. Fu detto, allora, che i lavori per la condotta di Villa
S. Giuseppe sarebbero iniziati nel giro di un paio di settimane e,
sempre nel giro di in paio di settimane, si sarebbero delineate con
chiarezza le prospettive per gli altri due interventi.
Il
Comitato ha registrato con soddisfazione l’inizio dei lavori per i
250 metri della condotta a Villa S. Giuseppe nei tempi stabiliti
come, del resto, anche in data odierna, registra il loro regolare
svolgersi per una conclusione degli stessi entro la fine del mese di
ottobre. Per quanto riguarda, invece, il pozzo e il tubo di
adduzione il discorso è molto diverso. Abbiamo più volte lamentato
l’interruzione di notizie attendibili, tanto che, nel “Passa
parola” n. 10 del primo ottobre, registravamo che per le
informazioni relative ai lavori fosse “…trascorso un mese ed un
ulteriore ritardo non sarebbe di buon auspicio”. L’unica notizia
di questo periodo ormai troppo lungo, riguarda vari incontri tra
Tecnici provinciali e comunali, di volta in volta interlocutori e
pieni di rinvii. Il Comune, interpellato da un incaricato del
Comitato che ha contattato il Dr. Quartuccio, Dirigente dell’URP,
si è limitato a definire “complessa “ la situazione del pozzo;
nulla è dato sapere del tubo di adduzione. La tecnica dilatoria
cacciata dalla porta sta forse rientrando dalla finestra? La lotta
dei Cittadini attraverso il Comitato è tesa a risolvere il problema
alla radice, come sempre abbiamo detto.
Se vi fosse chi pensa di
risolvere tutto con uno zuccherino e tante promesse, commetterebbe un
grosso errore. Sentire qualcuno, a livello istituzionale, che invita
ad attendere l’anno prossimo per vedere come andranno le cose, sa
di presa per i fondelli!
Non siamo stati noi a parlare di tre
interventi per la soluzione del problema. Tocca all’Istituzione,
che li ha individuati, realizzarli TUTTI E TRE senza menare il can
per l’aia. La situazione degli anni scorsi NON DEVE MAI
PIU’VERIFICARSI! Ribadiamo pertanto con forza le due domande:
- Eccezion fatta per i lavori già iniziati, quali che siano gli interventi ancora da realizzare, quando inizieranno i relativi lavori e per quando è previsto il loro termine?
- I Cittadini esigono l’impegno istituzionale per garantire la fornitura, in via provvisoria, di almeno 10 ore di acqua al giorno.
Il
Comitato avverte tutti che, in assenza di risposte concrete nel
volgere di pochi giorni, è pronto alla lotta senza quartiere con
ogni mezzo. La pazienza e la ragionevolezza dimostrata sono giunte al
limite. I Cittadini sanno da tempo che li attende una lunga lotta.
Più volte abbiamo terminato le nostre note con l’invito a non
mollare. Valga per tutte la citazione testuale della frase con cui
abbiamo concluso il n. 10 del “Passa Parola”del primo ottobre :
“Del resto, a costo di apparire monotono, il Comitato invita tutti
a non demordere ed a non farsi distrarre da una lotta che sarà
ancora molto lunga. Se, infatti, è vero che i primi risultati si
stanno vedendo con i lavori in via di effettuazione, non bisogna
dimenticare MAI che questi sono, appunto, solo i primi risultati a
cui dovranno seguirne altri, fino al raggiungimento completo degli
scopi prefissati.”
Il
Comitato ripropone con forza le due proposte avanzate sempre nel
corso dell’incontro di Palazzo S. Giorgio ed alle quali non si è
avuta ancora risposta alcuna da parte della gestione commissariale
del Comune:
- Il dimezzamento dell’ammontare delle bollette dell’acqua per chi ha subito il disservizio di una erogazione a singhiozzo;
- L’esenzione totale al pagamento per i ceti meno abbienti, sulla traccia della TARSU per la quale sono esenti i redditi mensili uguali o inferiori a 500 euro, fissando, ovviamente, un tetto massimo di consumo commisurato alle dimensioni del nucleo familiare. Il Comitato attende risposte chiare e motivate entro breve tempo.
Tanto esplosiva è la situazione sociale della nostra
Città che, ove si dovesse constatare l’insensibilità
istituzionale alle strazianti sofferenze inflitte ad una crescente
massa di poveri, il Comitato studierà possibili azioni atte a lenire
lo stato di cose. In definitiva anche una gestione commissariale non
può essere basata solo su criteri ragionieristici; il senso di
responsabilità della popolazione riconosciuta dal Comm. Castaldo non
avrebbe senso se non viaggiasse di pari passo con una pari
responsabilità umana dell’Istituzione verso chi soffre per una
situazione di cui non ha colpa alcuna.
Reggio
Calabria, 16/10/2013 COMITATO
PERMANENTE VALLATA GALLICO
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