Comunicato stampa del 24.10.2013

Negli incontri del Comitato Permanente Vallata Gallico con la Presidenza della Provincia (29/8) e con la Commissione Straordinaria del Comune (3/9), le suddette Istituzioni si erano impegnate a fornire puntuali informazioni sui lavori in corso e sulle prospettive di quelli da realizzare per la rete idrica della Vallata. Il Dirigente del Dip. LL.PP. del Comune Arch. Cammera aveva illustrato con grande competenza gli interventi ritenuti necessari per garantire una regolare erogazione idrica che consistevano nel rifacimento di una condotta di circa 250 metri nell'abitato di Villa S. Giuseppe, nell'escavazione (o nella rimessa in uso) di un pozzo e, infine, nel rifacimento della tubazione di mandata della lunghezza di circa 6 km. La Provincia, da parte sua, mediante lettera alla Commissione Straordinaria del Comune, si era resa disponibile ad una fattiva collaborazione consistente, all'occorrenza, anche in un supporto finanziario. 

Nel giro di un paio di settimane dovevano avere inizio i lavori relativi alla condotta nell'abitato, cosa peraltro avvenuta nei tempi stabiliti; entro uguale periodo, previa i necessari incontri tra Tecnici provinciali e comunali, si sarebbe dovuta avere una visione chiara delle prospettive per gli altri due interventi. Notizie si sono accavallate su ripetuti incontri tra Tecnici dei due Enti, su un costo previsto per il pozzo di circa 80mila euro, mentre del tubo di adduzione si sono perse le tracce. Il Comune, interpellato dal Comitato, si è limitato a definire "complessa" la questione del pozzo, senza che sia dato sapere in che consista tale "complessità". Nel contempo qualcuno ha cominciato a consigliare di attendere, magari l'anno prossimo, per vedere come andranno le cose, come se i Cittadini fossero disposti ad aspettare aprile per ritrovare i loro rubinetti asciutti. Tale comportamento furbesco, nebuloso ed arrogante è inaccettabile. 

Ci si trova, ancora una volta, davanti alle vecchie tecniche dilatorie, agli insopportabili "scarica barile", alle prese per i fondelli dei Cittadini. L'Istituzione, che in tal modo sguazza nell'illegalità della negazione di un diritto fondamentale, dimostra la sua volontà di perseverare nell'illegalità stessa. E' importante che tutti sappiano come essa "disfunzioni", ignorando allegramente le sofferenze di un'intera comunità; tanto più che l'Assessore Provinciale alla Legalità (appunto!) e cultura Dr. Lamberti Castronuovo, che ha chiesto informazioni sullo stato delle cose al Comune, si è sentito candidamente rispondere che "quel che si doveva fare è stato fatto"! Ci vuole un certo coraggio ed una encomiabile faccia tosta per negare quanto è stato dichiarato ufficialmente davanti a tante persone, presente il Pref- Castaldo! E' stato il Dirigente del Dip. LL.PP. e non il Comitato ad indicare i tre interventi ritenuti necessari; tre e non uno, quello in corso. 

Alle vetuste tecniche cui si è accennato si aggiunge in tal modo la più vecchia, quella dello zuccherino. Se tutto quel che si doveva fare è stato fatto, perché tanti incontri fra Tecnici? Erano per una partitina a tressette? E perché, allora, si è parlato del pozzo "complesso", ora scomparso dalle cose da fare? Sia chiaro che mai più si dovrà verificare nuovamente la situazione degli ultimi anni, in special modo quella di quest'anno; gli interventi indicati, non da noi, ma dal Comune, andranno perciò effettuati: tutti e tre. A questo scopo il Comitato Permanente Vallata Gallico, preso atto dell'impegno coerente dell'Assessore Lamberti Castronuovo, ha richiesto un incontro urgente con i vertici della Provincia di Reggio Calabria e con la Commissione Straordinaria del Comune. Malgrado tutto il Comitato ribadisce la sua massima disponibilità alla collaborazione ma riconferma, d'altra parte, la massima determinazione alla lotta, se necessario, per vedere riconosciuti i diritti elementari dei Cittadini.

Reggio Calabria, 24/10/2013                            COMITATO PERMANENTE VALLATA GALLICO