Ai
Cittadini è parso di vedere una nube scura, gravida di ricordi ormai
decennali, belli e brutti ad un tempo: ricordi di una lunga lotta
fortunatamente vittoriosa che scongiurò la realizzazione di un
impianto che avrebbe procurato guasti irreparabili alla nostra
Vallata, nota come una tra le zone più belle del mondo; una nube
scura rappresentata dalla notizie relative all’impianto rifiuti su
cui, tutti eravamo certi, la parola fine era stata scritta quasi
dieci anni fa. La cosa ha destato sorpresa ed allarme tra i Cittadini
sia perché inattesa, sia perché tutte le gravi controindicazioni
ostative dieci anni fa non sono certo venute meno, anzi si sono, se
possibile, vieppiù aggravate. Che non si trattasse allora, né si
tratti ora di una meschina difesa del proprio cortiletto, è
testimoniato dal fatto che neppure un anello della lunga catena di
Istituzioni, Autorità, Associazioni, Comitati e quant’altro si sia
espresso a favore di quella realizzazione.
Non è certo questa la
sede adatta per elencare in modo dettagliato ed esaustivo le
motivazioni che escludono nel modo più assoluto la possibilità di
realizzare un impianto del genere in quel sito. Sentir parlare, come
da notizie di stampa, di impianti di nuova generazione, di sicurezza,
di impatto ecologico nullo ed altre cose del genere, non
tranquillizza affatto, tanto più che , accanto ad asserzioni
apodittiche, non vi è argomentazione alcuna a supporto di quanto
affermato. E’ ancora incontestabile, oggi come dieci anni fa,
invece, che una realizzazione del genere in una zona golenale è
semplicemente folle; come è pericolosissimo per tutta l’area la
sua vicinanza alle falde acquifere, ai pozzi di acqua potabile, agli
abitati ed alle aree agricole; di quell’agricoltura vera vocazione
dell’intera Vallata, con i suoi prodotti tipici pregiati, unici e
spesso riconosciuti dai marchi specifici. Basterebbe questo, e c’è
ancora molto altro, per scoraggiare qualsiasi iniziativa tesa a
tornare a parlare di impianti insalubri nella Vallata del Gallico.
Occorre, invece, procedere all’immediata dismissione completa del
sito di Sambatello, alla sua bonifica e ripulitura per riservare
l’area ad iniziative ben più fruttuose e soprattutto adatte al
contesto naturale, ecologico, paesaggistico ed economico. Anche il
Comitato Permanente Vallata Gallico, nel suo piccolo, è pronto a a
dare il suo contributo di idee ed azioni a questo fine. Come, del
resto si sono impegnate a fare, le Istituzioni competenti devono
trovare un altro sito di tipo industriale per allocarvi l’impianto
in questione. I Lavoratori, del resto, non hanno nulla da temere per
il loro posti di lavoro: non si vede perché dovrebbero perderli a
seguito di una semplice delocalizzazione peraltro non lontano. Il
Comitato, comunque, è pronto a lottare al loro fianco non solo per
l’eventuale conservazione del lavoro, ma anche per il miglioramento
delle condizioni e per l’aumento dell’occupazione che il
reperimento del nuovo sito certamente comporterebbe.
Ribadendo
la propria piena disponibilità alla collaborazione con tutti i
protagonisti della vicenda, il Comitato si augura che la nube scura
che tanto allarma divenga bianca e soffice in un cielo primaverile,
poiché non una pattumiera e i miasmi dell’immondizia, ma un
cielo azzurro e una verde collina sono le caratteristiche della
nostra dolce ed ubertosa Vallata.
RC,13
/ 09 / 2013 COMITATO PERMANENTE VALLATA GALLICO
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