Blog del Comitato Permanente Vallata del Gallico - Reggio Calabria - Per chi non è suddito ma "soltanto" cittadino

mercoledì 18 settembre 2013

PASSA-PAROLA Informativa interna n. 8 del18/09/2013

COMITATO PERMANENTE VALLATA GALLICO
PASSA PAROLA…
Informativa interna n. 8 – 18 – 09 - 2013

Giovedì 12 settembre – Notizie di stampa informano di una proposta relativa al sito di stoccaggio dei rifiuti di Sambatello. La proposta appare abbastanza strana sia per la sua comparsa improvvisa, sia per le motivazioni che ne sarebbero alla base. Occorre ricordare i trascorsi, ormai decennali, che hanno visto tutta la Vallata del Gallico in lotta per bloccare il tentativo di insediare proprio nel cuore della Vallata un impianto insalubre, le cui conseguenze sull'ecosistema sarebbero risultate tanto gravi da apparire esiziali. Quella lunga lotta ebbe fortunatamente esiti vittoriosi, il tentativo fu bloccato e, in seguito, nemmeno una tra le Istituzioni, le Associazioni ed i vari Comitati si espresse a favore. Anzi, ad ogni livello vi fu un coro negativo. Non è questa la sede per riesaminare tutte le articolate e puntuali argomentazioni che stavano ( e stanno ) alla base dell'opposizione ad un tale progetto; se necessario lo faremo, attualizzando le critiche ed aggiungendone di nuove all'occorrenza. Basti, per il momento, la constatazione che è sempre pura follia ipotizzare la realizzazione di un impianto di quel tipo in zona golenale, per giunta in stato di grave dissesto idrogeologico, in prossimità di pozzi e falde acquifere ed a breve distanza dagli abitati. 
Durante questi dieci anni trascorsi, la Vallata ha tentato, sia pure tra mille difficoltà e lentezze, una rivitalizzazione il cui percorso è ancora molto lungo. Proprio in questa situazione, ed in questo momento, i Lavoratori ivi impiegati avrebbero proposto di non delocalizzare il sito, come si sarebbe dovuto fare a breve, ma di spostarlo di pochi metri e di insediare un impianto di nuova generazione. Tutte le perplessità, da qualsiasi punto di vista, sarebbero superate. Poiché non risulta che alcuna condizione sia mutata nell'ecosistema, ci si chiede su che cosa siano basate tali affermazioni apodittiche, in quanto tali di scarso valore. Per quanto concerne le meraviglie delle tecnologie "di ultima generazione", anche a Casale Monferrato ed in altri luoghi di produzione dell'amianto si diceva che  quegli impianti di ultima generazione erano sicuri, come pure erano sicuri i siti attigui a tante centrali nucleari nel mondo: quella di Fukushima, per esempio. Era sicura pure Taranto, raccolta attorno all'ILVA! Ora si sa che di sicuro c'è stata solo la prospettiva di una morti lente e strazianti. Neanche il numero di quei morti, elevatissimo, è certo! Legittimo ma, ad avviso del Comitato, totalmente immotivato, è il timore manifestato dai Lavoratori per la perdita del posto di lavoro: una semplice delocalizzazione, peraltro non lontano, non può in alcun modo  comportare il licenziamento delle maestranze. 

Il Comitato, comunque, come sempre al fianco dei Lavoratori, è disponibile a lottare con loro non solo in difesa del posto di lavoro, ma anche per il miglioramento delle condizioni e per l'aumento dell'occupazione che un nuovo sito certamente comporterebbe. Per questo il Comitato chiede l'immediata e definitiva dismissione del sito di Sambatello, la sua bonifica e ripulitura per poterlo dedicare ad altre iniziative consone al contesto ecologico, paesaggistico ed economico della Vallata.

Lunedì 16 settembre- Il previsto incontro tra tecnici per definire gli interventi, anche finanziari, per la realizzazione dei 6 km del tubo di adduzione e del pozzo cui si era accennato è slittato di un paio di giorni a causa dell'accavallarsi di impegni dovuti ai giorni dei festeggiamenti in onore della Madonna della Consolazione. Per giovedì 19 sono attese notizie mentre un incaricato del Comitato chiederà riscontri al Comune, tramite il Dr. Quartuccio, secondo accordi presi nell'incontro del 3 settembre.

Mercoledì 18 settembre- Un masso di oltre un metro di diametro cade sulla carreggiata stradale all'uscita di Villa S. Giuseppe in direzione di Pettogallico; l'ATAM cambia percorso dei suoi mezzi evitando la prima parte di via dei Monti, che inizia dalla Nazionale, facendoli transitare per la nuova Gallico- Gambarie e facendoli rientrare in via dei Monti all'inizio del secondo tratto, tralasciando utenze e fermate del primo tratto. Quest'ultimo, infatti, è ritenuto impercorribile a causa della vegetazione selvaggia che ha invaso la carreggiata. Tralasciando frane in atto, voragini e quant'altro, forse è arrivato il momento, per il Comitato, di occuparsi anche di viabilità, altro diritto fondamentale negato…

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