Non molto tempo fa, in occasione della presentazione di un libro – testimonianza dedicato ad Italo Falcomatà, uno dei partecipanti formulò una concetto dalle potenzialità particolarmente rilevanti. Citando testimonianze anche familiari e, comunque, di cui era stato direttamente testimone l'intervenuto chiedeva ( e si chiedeva ) come fosse stato possibile che la figura di Italo Falcomatà avesse rappresentato un riferimento popolare ben più esteso rispetto alle fazioni ed agli steccati dei partiti, di solito difficilmente valicabili.
Il documentato ricordo testimonia quanto sia profonda la traccia lasciata in questa Città dal Sindaco Falcomatà, quanto sia attuale la sua figura a 22 anni dalla Sua dolorosa scomparsa e di quanto grande sia stata la Sua dimensione politica e soprattutto umana.
Al di là, infatti, delle possibili implicazioni e discussioni attinenti la sociologia e la problematica politica, rimane il fatto storicamente importante e quasi unico di un Uomo che fu capace di superare ogni confine, frontiera ed ostacolo frapposto dalle mille correnti , fazioni e sottofazioni che da sempre caratterizzano l'agone politico. Nella sua essenza si tratta, in effetti, del fattore umano che disgregò tutte le divisioni inumanamente politiche, di interessi di bottega, di avidità e contrapposizioni meschine. Umano è, infatti, il connotato che fu alla base di un tale, raro fenomeno: che consisteva nella statura morale di Italo Falcomatà. Egli, infatti, aveva la importante caratteristica di porre l'Uomo al centro del panorama del Suo mondo: questo fatto è denso di significati e conseguenze. Egli considerava i grandi progetti, le vicende politiche ed i fatti di ampio respiro al pari con le apparentemente piccole storie di uomini e donne. del comune, anonimo cittadino: dall'anziano deluso dalla vita, al disoccupato in difficoltà al ragazzo innamorato che si affaccia alla vita con l'entusiasmo dell'ingenuità. Questa varia umanità, a volte tradita ma piena di speranza oppure di disillusione, debole ma pronta a riprendere il cammino o stanca per le dolorose sconfitte della vita: questa varia umanità non ha, in primo luogo, l'appartenenza alla fazione ma solo la tessera di essere umano. Le sue vicende solo apparentemente sono piccole; in realtà sono la caratterizzazione più genuina dell'umanità. Italo Falcomatà, tra una comparsa al Maurizio Costanzo , un congresso di partito, un attentato mafioso e il varo di un grande progetto non interruppe mai il dialogo con i cuori, le anime e le menti di tutta questa piccola, grande gente. Ciascuno si sentiva rivalutato poiché non si trattava di false esteriorità più o meno elettorali ma di sincera ed affettuosa attenzione alle cose di ognuno come alle grandi vicende. Questo fu Italo Falcomatà. Tutti lo avvertivano … e lo ricambiavano. Io ne sono stato testimone e sono felice perché io c'ero.
Reggio Calabria, 11 dicembre 2023 Carmelo Santonocito